Le sopracciglia – che mai come in questo momento hanno un ruolo da protagoniste- incorniciano il nostro viso, mettendo in risalto lo sguardo donandogli fascino.
Nel caso in cui ci siano delle sopracciglia non definite, poco folte o anche in caso di alopecia, si può ricorrere a più soluzioni per ottenere uno sguardo perfetto: il trucco, che comporta un certo impegno quotidiano, o il trucco permanente o PMU (permanent make up).
Il trucco permanente non è eterno, però garantisce per un tempo sufficientemente ampio il risultato di un make up. Questa tecnica viene chiamata anche dermopigmentazione, perché i pigmenti (che sono bioriassorbibili) vengono immessi nello strato più superficiale del derma. Insomma un trucco permanente non è come un classico tatuaggio, eseguito con pigmenti inalterabili dalla durata irreversibile (con conseguenti alterazione della forma con l’invecchiamento della pelle), pratica assolutamente sconsigliata per il viso.
Il trucco permanente include una serie di tecniche diverse. Principalmente si suddividono in base allo strumento utilizzato: strumenti manuali – microblading – o strumenti meccanici – demografo -.
MICROBLADING E DERMOGRAFO
Il microblading utilizza uno strumento a forma di penna, che ha sulla testa una lama costituita da tanti piccoli aghi. Possono variare nel numero a seconda della tecnica e dall’abitudine dell’artista.
l dermografo è nato per correggere inestetismi della pelle causati da traumi post interventi chirurgici, per poi allargarsi anche all’abbellimento del viso (pigmentazione labbra sopracciglia e occhi). Oggi è utilizzato anche per la tricopigmentazione (il tatuaggio del cuoio capelluto), per correggere smagliature, cicatrici e macchie (camouflage). Il dermografo utilizza a sua volta micro-aghi di spessore e numero variabile, che costituiscono testine agganciate a dispositivi digitali, che permettono di controllare profondità e frequenza di iniezione.
OPTARE PER LO STRUMENTO MANUALE O QUELLO MECCANICO?
l Microblading è ideale per creare un’arcata sopraccigliare dall’effetto ultra realistico. I tratti vengono eseguiti in modo da imitare e confondersi quanto più possibile con i peli naturali, sia nello spessore, che nella forma e nel colore. Nei lavori ben eseguiti è praticamente impossibile distinguere i tratti disegnati dai peli preesistenti. La lama molto affilata ed il tratteggio veloce rendono il trattamento praticamente indolore.
Con il dermografo si potrebbe avvertire un po’ più di fastidio, trattandosi di uno strumento digitale a cui vanno agganciate delle cartucce monouso munite di micro aghi di spessore e numero variabile, di cui si controlla profondità e frequenza di iniezione.
Per il risultato finale non esistono differenze sostanziali, tra le due tecniche. Sta tutto nell’abilità dell’artista, nella sua manualità e predisposizione all’uso. Non cambia la profondità di lavoro né il tipo di pigmento, per circa un anno il risultato rimane impeccabile e si è liberi da trucco, strucco e ritocchi.
LA SEDUTA DI MICROBLADING
Prima di ogni seduta occorre fare una progettazione dell’arcata sopraccigliare, la consulenza è un momento importante dedicato alla cliente per definire il look più adatto.
Durante la consulenza l’operatore valuterà ogni singolo elemento per determinare la forma perfetta (conoscendo i punti cardini di un sopracciglio equilibrato è tenendo conto della morfologia del viso) tenendo anche conto dell’effetto desiderato dalla cliente. Non esiste uno standard universale per quanto riguarda la forma perfetta di sopracciglia
Dopo aver individuato la forma e il colore si passa alla seduta vera e propria, che dura circa due ore.
Nei giorni successivi è fondamentale detergere ed idratare le sopracciglia, per evitare la formazione di croste che andrebbero a portare via i pigmenti. Dopo 20-30 giorni si verifica il risultato e si effettua il ritocco per dare maggiore definizione al lavoro.
TI SEI DECISA? ORA SCEGLI IL PROFESSIONISTA GIUSTO
Mettersi nelle mani giuste è fondamentale per non ritrovarsi con un risultato disastroso, ma come si riconosce un valido professionista? Generalmente una persona poco esperta ha un costo molto basso, questo può quindi essere un primo indizio.
Ma il modo migliore per valutare le capacità di un operatore è vedere le foto dei lavori eseguiti. Ma attenzione! Che siano le foto di risultati definitivi o a distanza di 30/40 giorni e non scattate a seduta appena conclusa. Questo perché il risultato finale può essere molto diverso, addirittura migliore, rispetto ad incisioni appena fatte, ma solo se l’operatore è davvero competente ed ha acquisito manualità ed esperienza.
E per saperne di più sul Microblading: Luigi La Gioia – face designer
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