Quando si parla di chirurgia estetica la mente va subito ad una sala operatoria e ad un bisturi, ed un tempo sostanzialmente era così. Ma anche in questo settore si stanno facendo molti passi avanti con l’obiettivo di garantire ottimi risultati, facendo anche sì che i trattamenti siano sempre meno invasivi e consentano un rientro alla quotidianità nei tempi più brevi possibili (e senza strane cicatrici da camuffare in qualche modo). Una tecnica che permette di ottenere questi risultati è la Dermo Ablazione al Plasma, che utilizza uno strumento chiamato anche Bisturi al Plasma, che di fatto un bisturi non è.
Ne parliamo con la Dott.ssa Noura Lebbar, Medico Chirurgo Estetico, certificata dall’American Anti-age Academy, docente all’Università di Parma al Master di Medicina Estetica e presso scuole di medicina estetica a Milano, Bologna e Roma.
Bisturi al Plasma, che cos’è e come funziona?
Va chiarito innanzitutto che il dispositivo, a differenza di un bisturi, non incide la pelle. Si tratta di uno strumento molto maneggevole con un puntale che viene avvicinato alla cute, sfiorandola. È molto selettivo, tratta aree cutanee di 1 mm di diametro e non trasmette energia agli strati sottostanti della pelle.
Avvicinando il puntale alla pelle si crea un’energia che porta la superficie trattata a passare dallo stato solido allo stato gassoso. Questo permette di rimuovere le lesioni cutanee benigne anti-estetiche come xantelasmi (cumuli di colesterolo di colore giallastro che si depositano sulle palpebre), verruche o fibromi cutanei benigni. Si utilizza anche per trattare le rughe perché l’energia erogata dallo strumento permette di stimolare la sintesi del collagene e la formazione di nuove fibre elastiche: un effetto anti age sulla pelle.
Quali applicazioni nella chirurgia e medicina estetica
Le applicazioni sono molteplici. In dermatologia estetica si utilizza per la rimozione di tutte le lesioni cutanee benigne come angiomi, fibromi, verruche, macchie cutanee, acne attiva, cicatrici da acne o smagliature. In chirurgia estetica si effettua la blefaroplastica non chirurgica superiore ed inferiore, la rimozione non chirurgica di xantelasmi e delle lesioni cutanee.
Inoltre l’azione disinfettante del plasma permette di trattare l’acne attiva, risolvendo in modo definitivo il problema sulle aree trattate.
Come si svolge una seduta
La seduta si esegue ambulatorialmente e viene preceduta dall’applicazione di una crema anestetica con lidocaina sulla zona da trattare, che agisce in circa 20 minuti.
La durata della seduta dipende dell’ampiezza dell’area da trattare: varia dai 5 minuti ad un massimo di 20.
“La tecnica è diversa a seconda dell’area trattata – dice la Dott.ssa Lebbar – per la blefaroplastica non chirurgica effettuo degli spot (dei puntini) su tutta l’area palpebrale dove c’è un eccesso cutaneo ed un invecchiamento della pelle; invece per trattare l’acne attiva si lavora su ogni pustola, e nel caso di cicatrici da acne erogo spot intorno alla cicatrice per rimodellarla e spianare la pelle”.
E’ un trattamento doloroso?
Il trattamento è assolutamente indolore con applicazione di una semplice crema anestetica. Dopo il trattamento si avverte una leggera sensazione di bruciore che dura qualche ore.
In quanto tempo scompaiono i segni del trattamento?
In seguito al trattamento gli unici segni visibili che si creano sono delle crosticine puntiformi, più piccole di un millimetro, che cadranno dopo 5 giorni circa. Non ci sono cicatrici di alcun tipo a differenza della classica chirurgia.

Bisturi al plasma su palpebra superiore. Risultati dopo una seduta
Dove si ottengono i migliori risultati? Quanto durano?
I migliori risultati di questo tipo di trattamento si hanno sicuramente nella blefarocalasi (la perdita di elasticità cutanea palpebrale), nelle cicatrici da acne, per trattare il cosiddetto effetto a “codice a barre” (le rughe intorno alla bocca) e per le “zampe di gallina” (le rughe intorno all’occhio).
I risultati sono visibili sin dalla prima seduta e sono molto duraturi, addirittura fino a 3 anni, compatibilmente con la qualità della pelle e da eventuali danni provocati dall’esposizione ai raggi UV: in sostanza bisogna continuare a trattare bene la propria pelle. E’ preferibile ripetere una seduta di mantenimento ogni 1 – 2 anni.
Ci sono delle controindicazioni?
L’unica controindicazione è l’esposizione recente ai raggi UV o a lampade solari. Lo strumento utilizzato è molto sicuro anche sui fototipi scuri, perciò non ci sono rischi di pigmentazione.
Insomma un trattamento sicuro, indolore e che permette di rientrare immediatamente alle attività quotidiane. Naturalmente dev’essere eseguito da un professionista esperto ed accreditato, ma questa buona norma vale per tutti i trattamenti estetici al quale intendete sottoporvi!
Dott.ssa Noura Lebbar – www.nouralebbar.com
Non è possibile alcun commento