Il Gommage è una particolare sostanza che serve a esfoliare il viso e/o il corpo, lasciando la pelle morbida come la seta. D’altronde, c’è poco di cui stupirsi! Il suo termine deriva infatti da una parola francese che significa “cancellare”. L’azione di sfregamento di tale prodotto è simile alla cancellazione di una parola scritta a matita.
Nonostante la sua efficacia, è ben possibile che non abbiate mai sentito parlare di Gommage o… quasi. Si tratta infatti di una forma di esfoliazione che era molto più popolare in passato, fino all’avvento di esfolianti chimici più forti, più veloci e più efficaci, come gli alfa idrossi acidi. Da quanto sopra ne è derivato che la maggior parte degli estetisti ha preferito optare per le forme più potenti di esfoliazione durante i propri trattamenti professionali, anche se non sono certamente pochi i saloni di bellezza che non tradiscono i buoni risultati ottenibili con questa procedura.
Come funziona il Gommage
Ma come funziona il Gommage? Il meccanismo è abbastanza semplice: lo specialista applica una speciale pasta sulla pelle, lascia che si asciughi leggermente e fornisce così il tempo agli enzimi di “digerire” le cellule morte che si trovano sulla superficie della pelle. Quindi, procede strofinando via, con un’azione che serve a tirar via dalla pelle tutte le cellule morte.
L’effetto è abbastanza straordinario ma… ingannevole: molte donne si dichiarano stupefatte e piacevolmente sorprese dal vendere tutto ciò che viene “estratto” dalla propria pelle in termini di impurità, dimenticandosi però che quei piccoli fiocchetti bianchi che rimangono incollati alla superficie del viso non sono le impurità ma, in buona parte, residui dello stesso prodotto. Le cellule morte della pelle sono infatti microscopiche, e ben invisibili all’occhio umano.
Che prodotti si usano nel Gommage
Più tecnicamente, il Gommage combina l’esfoliazione chimica attraverso l’uso di enzimi, con l’esfoliazione meccanica attraverso l’azione dello sfregamento. Gli enzimi nel Gommage sono proteolitici: la proteina si dissolve e gli enzimi finiscono con il digerire le cellule morte della pelle che si trovano sulla superficie. Una volta che la pasta è asciugata, viene strofinata via, portando con sé le cellule in più.
Un enzima comunemente usato nel Gommage è la papaina, derivato della papaia (peraltro, risulta di interesse notare come la papaina viene anche usata come batticarne per la sua capacità di ammorbidire i tessuti e sciogliere le proteine). Altri enzimi comunemente usati sono la bromelina, derivata dall’ananas e la pancreatina e la tripsina, entrambi derivati da sottoprodotti della carne.
Meno dettagliatamente, il Gommage apparirà come una crema o una pasta che da applicare sulla pelle per essere lasciata asciugare e formare così una crosta “dura”, dopo 5-10 minuti (dipende dal prodotto). Quindi, l’estetista rimuoverà la pasta strofinando, con un’azione che finirà con l’eliminare tutte le cellule morte.
Il Gommage rotolerà via dalla pelle mentre viene strofinato. Raccoglie le cellule più esterne della pelle grazie a ingredienti leggermente appiccicosi come la gomma di xantano, i derivati delle alghe o persino la paraffina.
Avvertimenti sull’uso del Gommage
Abbiamo già rammentato come il Gommage sia generalmente delicato, ma questo non significa che non vi siano comunque alcuni importanti avvertimenti. In particolare, non usate il Gommage se avete una pelle del viso particolarmente “usurata” o disidratata. Non utilizzate il Gommage insieme ad altri esfolianti come quelli AHA, o ancora se avete la pelle sensibile, capillari rotti o brufoli.
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