Gli Stati Uniti sono uno dei mercati più dinamici in termini di chirurgia estetica. E spesso proprio da qui arrivano delle indicazioni piuttosto utili per poter comprendere come si evolverà il settore anche nei confini europei.
Di qui, il ragionevole interesse legato alla comprensione di quel che sta avvenendo oltre Oceano, prendendo spunto dal rapporto annuale della ASPS (American Society of Plastic Surgeons) sulle tendenze della chirurgia plastica, secondo cui… le procedure più popolari nel 2017 sono quanto di più tradizionale si possa pensare.
Tendenze oltreoceano
L’ASPS riporta infatti che nel 2017 contiamo 17,5 milioni di procedure chirurgiche eseguite e interventi poco invasivi (come le tecniche iniettabili) negli soli Stati Uniti, con una crescita del 2% rispetto al 2016. Le iniezioni di tipo A della tossina botulinica – meglio conosciute con i nomi di marca di Botox, Dysport o Xeomin – hanno conquistato il primo posto tra i trattamenti minimamente invasivi, grazie a un volume di ben 7,23 milioni di operazioni, in rialzo del 2% rispetto al 2016.
Se tuttavia è il Botox il più amato dalle statunitensi (e dagli statunitensi!) la chirurgia al seno non delude. Le protesi mammarie hanno conquistato il primo posto nel 2017 tra le operazioni di chirurgia plastica, con un incremento del 3% in più rispetto al 2016. Merito di una sempre elevata attenzione verso questa parte del corpo. Hanno contribuito in modo decisivo all’aumento del dato anche le tante innovazioni effettuate sugli impianti e sulle tecniche chirurgiche.
La maggior parte delle pazienti ama l’aspetto estetico delle protesi mammarie. Spesso non ci si avvicina all’operazione poiché si teme di sentire un corpo estraneo, come si legge nel dossier. Si ricorda poi come – in realtà, grazie ai nuovi impianti molto più simili ai tessuti del seno, questa preoccupazione sta gradualmente diminuendo. Si aprono così le porte a un maggior volume di interventi.
Sul rovescio della medaglia, anche la riduzione del seno sembra aver aumentato in popolarità, aumentando dell’11% nel 2017, dopo un leggero calo nell’anno precedente. Le riduzioni del seno sono peraltro costantemente considerate come una delle operazioni in grado di riservarsi la alta percentuale di soddisfazione delle pazienti. Va a incidere positivamente sulla qualità della vita di una donna e riguarda sia gli aspetti funzionali che estetici.
I risultati del report chiariscono infine che le persone diventano sempre più fiduciose e ben disposte nei confronti delle operazioni di chirurgia plastica. E che, a fronte di questa evidenza, bisognerebbe non dimenticare mai l’importanza di avvicinarsi a tali interventi con la giusta consapevolezza e scrupolosità.
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