Una procedura in continua crescita
Il settore della chirurgia estetica ha registrato una crescita costante del giro d’affari nel 2017 e, secondo quanto affermano gli ultimi dati forniti dall’American Society of Plastic Surgeons, a riscuotere particolare successo sono state anche le procedure di riduzione del volume del seno, a dimostrazione di quanto le pazienti stiano apprezzando in misura sempre più convinta i benefici che è possibile ottenere dall’alleggerimento del proprio decolleté, sia in termini funzionali che estetici.
Il successo della mastoplastica riduttiva
Stando a quanto affermato in una nota dal presidente dell’ASPS Jeffrey E. Janis, le operazioni di riduzione del volume del seno, come segnalano i medici chirurghi plastici, sono un’operazione in grado di suscitare una soddisfazione media superiore a quella dell’operazione “inversa”, la mastoplastica additiva. Questo non fa altro che creare un positivo passaparola nei confronti di quelle persone che valutano di avvicinarsi a questo settore per poter trovare giovamento sia in termini fisici che di armonia estetica.
Insomma, nonostante il concomitante aumento di popolarità delle mastoplastica additiva, che secondo ASPS utilizza in misura sempre crescente i nuovissimi impianti o trasferimenti di grasso per aumentare le dimensioni del seno, la riduzione del seno è stata in grado di aumentare in misura più notevole sotto il profilo relativo. L’incremento nel 2017 è stato pari all’11%, dopo un calo del 4% nel 2016, mentre l’aumento delle operazioni di mastoplastica additiva è stato inferiore al 3% anno su anno.
Gli interventi più richiesti
Oltre agli interventi al seno, tra le operazioni più ricorrenti si confermano la liposuzione, il rimodellamento del naso, la chirurgia delle palpebre e l’addominoplastica. Questa ultima procedura nel 2017 è rientrata nei primi cinque posti dopo esservi uscita nel 2016.
Le procedure mini-invasive
Si scopre che delle 15,7 milioni di operazioni effettuate nel 2017, quasi la metà erano rappresentate da iniezioni di tossina botulinica. Il secondo posto è conquistato dagli interventi di lifting mediante sollevamento lieve del tessuto. Il terzo posto che invece è rappresentato dai peeling chimici. Giù dal podio la depilazione laser e la microdermoabrasione.
Stando al dossier ASPS, dall’inizio del millennio ad oggi le procedure cosmetiche poco invasive sono aumentate di quasi il 200%.
Partecipa alla discussione