Il tempo in cui le persone finivano sotto i ferri del chirurgo estetico solo per ingrandire il seno, o per sollevare i glutei, sono evidentemente molto lontani. A dimostrazione di ciò, il fatto che negli ultimi anni si sia assistito a una esplosione di interventi e ritocchini ben più particolari, come la riduzione dei lobi dell’orecchio, il rimodellamento delle ascelle, la ricostruzione delle cosce e tanto altro ancora. Insomma, di questi tempi, nessuna parte del corpo sembra esente dal fascino del miglioramento chirurgico.
Ebbene, in questo ambito così dinamico, i chirurghi estetici stanno segnalando un’impennata nel ricorso alla c.d. “ombelicoplastica”, nel tentativo di raggiungere lo stomaco “perfetto”… o quasi. Più concretamente, il trattamento prevede il rimodellamento e/o il ridimensionamento dell’area dell’ombelico, rimuovendo o stirando la pelle circostante. Con, evidentemente, risultati molto variabili.
Secondo quanto affermano alcuni esperti consultati dal quotidiano The Independent, che si è occupato della vicenda, probabilmente queste crescenti richieste sono frutto anche del trend (invero, non recente) di mostrare il proprio corpo sui social media. La ricerca di un maggiore “agio” e sicurezza nel condividere una zona altrimenti coperta come quella dello stomaco è l’inevitabile conseguenza. Naturalmente, ci sono anche dei casi in cui le ragioni sembrano essere ben diverse. Si pensi, per esempio, al caso di quei pazienti che richiedono tale plastica dopo un trauma, o dopo aver rimosso i piercing all’ombelico.
In ogni caso, la procedura ha un costo che oscilla mediamente tra i 2.000 e i 5.000 euro (a seconda di quanta area è interessata dall’intervento). A ricorrere prevalentemente a tale intervento sono soprattutto i giovani. Evidentemente, target più facilmente incline a cercare un perfezionamento estetico, anche attraverso il ricorso a tecniche di maggiore dettaglio come quella di cui oggi abbiamo brevemente parlato.
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