Negli ultimi anni il ricorso agli interventi di chirurgia estetica è cresciuto in maniera rilevante: dal seno alle labbra, dai contorni occhi al naso, sono milioni le persone che in tutto il mondo hanno sperimentato per la prima volta il piacere di un ritocchino al fine di trovare una nuova immagine di sé che possa essere più piacevole.
Il trend, evidentemente, è previsto crescere anche nel corso del prossimo futuro. Stando a quanto suggerisce un’analisi condotta da P&S Intelligence, una delle più grandi aziende di ricerche sul mercato, la medicina estetica entro il 2023 supererà un giro d’affari globale di 20 miliardi di dollari, più che raddoppiando il proprio fatturato rispetto agli 8,6 miliardi di dollari del 2018, con una crescita annuale corrispondente pari al 12,2%.
Per quanto riguarda le nazioni più dinamiche in questa tendenza, al primo posto ci sono gli Stati Uniti che, secondo quanto affermano le più recenti rilevazioni, stanno alimentando un settore (quello dei ritocchini) che cresce di oltre il 50% su base annua per quanto concerne le procedure di botox, e addirittura del 75% per quanto invece riguarda i trattamenti a base di acido ialuronico. Anche in Europa c’è chi si sta comportamento piuttosto bene: nel Regno Unito, per esempio, i filler facciali crescono come in nessun’altra parte del mondo, con un ritmo di sviluppo del 70% rispetto al 2020. E in Italia?
I ritocchini in Italia
Anche nel nostro Paese i ritocchini stanno andando per la maggiore, tanto che secondo le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio Aicpe (Associazione italiana di chirurgia plastica estetica), il ricorso alle procedure di chirurgia estetica cresce oramai in doppia cifra, con alcune procedure sempre più in voga, come ad esempio riguarda l’uso del botulino, così come l’acido ialuronico.
Il fenomeno Zoom boom
Ciò premesso, è evidente che a trascinare al rialzo le procedure di chirurgia estetica è stato anche il fenomeno dello Zoom boom. Ma di che cosa si tratta?
Con le chiusure forzate a causa della pandemia, il correlato distanziamento sociale e il crescente ricorso allo smart working, alcune persone hanno iniziato a richiedere ritocchini perché esprimevano la necessità di sentirsi maggiormente a proprio agio durante l’utilizzo delle webcam per le riunioni di lavoro, con la conseguente sovraesposizione del viso in primo piano. È proprio questa evidenza che ha condotto a vedersi in una prospettiva sempre più ravvicinata grazie al telelavoro…
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