Mastoplastica Additiva: in cosa consiste?
La mastoplastica additiva è la tipologia di intervento più diffusa in assoluto, soprattutto dal punto di vista della chirurgia estetica. È una tecnica che consiste nell’inserimento di protesi mammarie molli formate da un involucro di silicone e riempite con gel di silicone. Lo scopo dell’intervento è di ingrandire o ricostruire il seno.
In alcuni casi le protesi sono riempite di idrogel, soluzione salina o altri materiali, e i nuovi modelli creati risultano maggiormente anatomici.
Il primo passo è la visita dal chirurgo estetico che valuta se l’intervento è necessario e quale incisione effettuare a seconda delle esigenze della paziente. L’intervento parte proprio dalle incisioni, che servono per riuscire ad arrivare in quella che diventerà la sede delle protesi. Solitamente si effettua nella parte inferiore, sotto la mammella, sotto l’ascella o lungo il perimetro dell’areola.
In questo modo il chirurgo crea una specie di tasca in cui inserire la protesi mammaria, provvedendo a cauterizzare tutti i vasi sanguigni recisi durante la prima fase. Dopodiché si inserisce la protesi e vengono posizionati i drenaggi.
In seguito vengono suturati i tessuti, prima in profondità e poi più superficialmente, il seno viene medicato e bendato con fasciature elastiche compressive per contenere l’eventuale edema che può andare a formarsi in seguito all’operazione. Si rimuove la fasciatura solitamente dopo circa una settimana.
Tecnica Dual Plane: innovazione per la mastoplastica
La tecnica Dual Plane (immagine a sinistra) è una nuova ed innovativa scoperta nel campo della mastoplastica additiva.
Consiste nel posizionare la parte superiore della protesi mammaria dietro al muscolo grande pettorale, senza toccare gli altri muscoli della parte toracica e lasciando la parte inferiore della protesi completamente libera, in posizione retroghiandolare. La protesi rimane per la maggior parte della sua superficie dietro il muscolo, unendo in questo modo le tecniche di posizionamento retromuscolare e di posizionamento retroghiandolare.
Questa procedura comprende tutti i vantaggi della tecnica retromuscolare, come una forma molto più naturale grazie all’utilizzo di protesi anatomiche, a goccia e rotonde a seconda dei casi, una visibilità ridotta dei bordi delle protesi e la maggiore facilità di effettuare esami diagnostici, come la mammografia.
La tecnica Dual Plane ha una grande differenza anche dal punto di vista del post operatorio, che risulta essere molto più veloce ed indolore rispetto alla vecchia tecnica. Si tratta di una tecnica molto più conservativa e di conseguenza il dolore dopo l’operazione è ridotto, così come il rischio di sanguinamento.
I movimenti delle braccia possono essere ripresi in pochi giorni e dopo circa due settimane dall’intervento la donna può riprendere tutte le sue attività quotidiane.
Nella maggior parte dei casi l’intervento di mastoplastica additiva con la tecnica Dual Plane si effettua in day hospital.
Dual Plane: vantaggi e svantaggi
I vantaggi della tecnica Dual Plane sono:
- Risultato naturale: la protesi risulta completamente nascosta, con bordi quasi invisibili e senza cambiamenti con la contrazione del muscolo. Il risultato finale è del tutto naturale;
- Post operatorio: molto più veloce e meno doloroso;
- Esami di controllo: i risultati della tecnica Dual Plane non influiscono minimamente su esami di controllo, come la mammografia;
La tecnica Dual Plane non presenta svantaggi ed è molto indicata nelle situazioni in cui le altre tecniche non potrebbero dare dei risultati naturali. È molto importante mettersi sempre in buone mani, scegliendo un chirurgo estetico esperto e senza lasciarsi affascinare da tecniche Dual Plane a basso costo, che potrebbero diventare pericolose.
Partecipa alla discussione