Cari Millennials e amanti dell’estetica, vi è mai capitato di fare un selfie e stentare a riconoscervi nella foto che avete scattato? Vi sarete chiesti da dove saltano fuori quei difetti mai notati prima, quel doppio mento e quelle narici dominanti? Niente panico, probabilmente è colpa dell’effetto selfie che distorce i nostri tratti e riproduce difetti inesistenti.
Come la medicina estetica ci spiega, la fotocamera del nostro smartphone ci restituisce un’immagine che non corrisponde fedelmente alla realtà ed è la prospettiva dell’inquadratura o la distorsione dovuta alla distanza focale dell’obiettivo a generare i difetti presenti nella foto. Tiriamo un sospiro di sollievo, non abbiamo quel viso così grosso!
Sulla scia delle più dinamiche influencer, che hanno dato vita a una carriera profittevole con le loro “selfie face”, sono sempre di più i figli della Generazione Y che aspirano al successo puntando sulla social reputation e su una bacheca digitale che valorizzi il proprio aspetto.
Venire bene in foto è importante quanto apparire al meglio nella realtà. Il risultato? I medici estetici non si stupiscono più se gli si mostra una foto “photoshoppata” e gli si chiede d’intervenire in modo da riprodurre quelle migliorie. In fondo, perché stranirsi? La bellezza, in vetrina sui social network, acquisisce quel sapore appetibile di eterno e invincibile.
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