La mastectomia sottocutanea è uno dei possibili interventi chirurgici di asportazione della mammella: una soluzione alla quale spesso si ricorre per fronteggiare adeguatamente i tumori del seno, la cui portata e caratteristica non potrà che dipendere dalle specifiche condizioni di salute della paziente e dalle indicazioni terapeutiche del medico.
Cos’è la mastectomia sottocutanea?
Quanto definibile come mastectomia sottocutanea è un’operazione di asportazione chirurgica della mammella. L’invasività dell’intervento è varia, così come l’oggetto effettivo della asportazione. Sebbene in buona parte dei casi di proceda a asportare tutta la ghiandola (comprendendo pertanto sia la mammella che il capezzolo), a volte si può limitare la portata dell’intervento escludendo anche l’areola.
Si tenga inoltre in considerazione che non sempre (come era invece in uso in passato) vi è una relazione così stretta tra il tumore alla mammella e la mastectomia sottocutanea, con questo intervento che non è – dunque – sempre valutabile come la soluzione preferibile per i casi di cui sopra.
Come avviene la mastectomia sottocutanea
Una volta valutata con il chirurgo la necessità di procedere con la mastectomia sottocutanea, l’operazione sarà effettuata asportando la ghiandola mammaria. Si cercherà di preservare la cute della mammella e il capezzolo.
Attraverso questa forma di mastectomia meno invasiva si prova dunque a contenere l’ampiezza dell’operazione chirurgica. Si pongono inoltre le basi per una più facile ricostruzione della mammella attraverso l’inserimento di protesi.
Differenza tra mastectomia sottocutanea e altre forme di mastectomia
La mastectomia sottocutanea non deve essere confusa con le altre forme “tipiche” di mastectomia, dalle quali si differenza per caratteristiche di intervento e risultati.
In particolare, si può individuare una c.d. mastectomia con risparmio cutaneo, che comporta l’asportazione della ghiandola mammaria con conservazione della cute sovrastante. La mastectomia radicale, che comporta la asportazione della cute e della ghiandola asportando la fascia dei muscoli grande e piccolo pettorale. Infine la mastectomia totale modificata, che comporta l’asportazione in blocco della ghiandola mammaria, della cute sovrastante e del capezzolo.
Come risulta essere facilmente intuibile, la scelta della migliore tecnica da eseguirsi per l’ottenimento dei risultati desiderati non potrà che essere discussa, caso per caso, con il proprio chirurgo di riferimento e con il team di medici specialisti.
Tempi di degenza dopo una mastectomia
Il tempo di degenza dopo una mastectomia può variare a seconda della natura dell’intervento effettuato, essendo comunque mediamente compreso tra 2 e 5 giorni.
Post-operazione nella mastectomia
Gli effetti post-operatori dell’intervento dipenderanno non solamente dall’operazione in se (che, di norma, non determina dolori e inabilità protratti nel tempo), quanto anche e soprattutto dalla presenza di infiammazioni e di infezioni in corso. Dipenderà anche dalla possibilità che in sede chirurgica sia stato reso necessario procedere all’asportazione di muscoli e tessuti più o meno ampi.
Considerata la varietà di casistiche ipotizzabili, vi consigliamo naturalmente di parlarne con attenzione con il vostro medico di riferimento.
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